sabato 28 marzo 2009

Assignment 3: Coltivare le connessioni

In questi ultimi giorni mi sono dedicato alla lettura del saggio pubblicato dal prof Formiconi. A mio avviso il pamphlet presenta punti di grande rilievo, di grande spessore, indice di una riflessione costante e profonda sulla nostra condizione sociale passata ed odierna. Tuttavia, dato che questo non vuole (e non deve) essere soltanto un post di elogio, un' apologia, a mio parere il saggio presenta alcuni passaggi molto discutibili, se non addirittura contradditori, forse frutto di una mia mala-comprensione; in tal caso sono più che disponibile ad eventuali chiarifiche e da parte del Prof, e da parte di chiunque altro voglia intervenire.
La critica al sistema scolastico è centrata: nonostante che da questo punto di vista mi ritenga fortunato (credo che dal punto di vista umano il liceo mi abbia insegnato tanto), la scuola in generale, con tutte le sue etichette, i suoi schemi vuoti e rigidi, ci fa perdere di vista la big picture, mina profondamente la nostra coscienza cercando di inculcarci (purtroppo certe volte ci riesce) l'immagine di un mondo che semplicemente non esiste, e quando ce ne accorgiamo spesso è già troppo tardi.
La famiglia non è più capace di comunicare niente, "i genitori sono diventati i manager dei figli" (p.16), dopo questa frase non c'è niente da aggiungere, soltanto il fatto che vivo in una famiglia composta da tre generazioni e so cosa vuol dire ascoltare mio/mia nonno/a che racconta di quando erano giovani, pendere dalle loro labbra ricche di esperienza e semplicità, stare li davanti a loro un'eternità poichè il tempo cessa di essere, avere più insegnamento da loro che hanno fatto 3 anni di elementari (mio nonno 5!!!), che dal miglior trattato di anatomia.
Apprezzo notevolmente l'immagine dell'umile maestro che educa i suoi alunni, ma credo che di per sè la vita online non riuscirà mai a raggiungere la metafora dell'anziano maestro. La vita online, internet, il social network sono mezzi utili e magari non riesco neppure a capire quanto essi siano importanti, ma rimangono sempre dei mezzi, strutture d'interesse. Internet non potrà mai rimpiazzare il dialogo diretto con un amico, uscire la sera con il/la tuo/a ragazzo/a, la chiaccherata spensierata nel circolino a 50 metri da casa, pizza e cola insieme ai tuoi amici di sempre mentre ricordate i tempi che furono (ma quante ne avete combinate?!); può semmai aiutare ad organizzare questi fondamentali eventi che esistono e devono continuare ad esistere. Internet non può, ma soprattutto non deve, fagocitare il flusso della vita che scorre. Noi NON siamo la macchina (ho modificato la frase in fondo a p30), Internet è la macchina che può aiutarci a ritrovare noi nel rapporto con noi stessi, ma soprattutto ci può aiutare a ritrovare noi nel rapporto con gli altri, scacciare questo urlo profondo di solitudine che contraddistingue il mondo d'oggi.

domenica 22 marzo 2009

Delicious

Oramai abbiamo varcato le colonne di Ercole, avventurati nell'oceano della rete, ce la faranno le nostre zattere rappezzate alla meno peggio a resistere all'intensità di onde pronte a farci annegare e vortici sempre pronti a risucchiarci verso gli abissi più profondi??!!! Dobbiamo assolutmente aiutarci!!! Il discorso lo so è metaforico (per favore non mi castigate!!), per farmi perdonare do un sunto qui di seguito: anch'io ho creato un account su delicious e come tanti miei compagni sto cercando di levarne le gambe. Dobbiamo avere tra di noi quello spirito di collaborazione/cooperazione/condivisione/coazione/ co-qualcosa (che dovremmo avere sempre...) che ci permetta di trascorrere piacevoli momenti davanti al nostro PC/ ordinateur/macchina malefica, scoprendo così interessi comuni e tanto altro ancora.
Il mio account in delicious: http://delicious.com/alepampa.

mercoledì 18 marzo 2009

I' Dialetto Limitese, parte I

Cari Amici, come potete ben notare dal profilo, il pazzo che sta scrivendo queste misere pagine risiede a Limite sull'Arno!! Una gioviale e verde cittadina fiorentina degna di un posto nella storia. Un apparato di aneddoti praticamente infinito da far invidia perfino al miglior Boccaccio di sempre. Anche la lingua ha assunto dei significati del tutto inaspettati, ci sono parole del limitese che nascondono una ricchezza linguistica incomprensibile per chi non vive a Limite da sempre.Bando alle ciance, ecco a voi la prima parola, quella che sicuramente io uso più spesso.

Serpente: quando un Limitese usa questo termine, non è detto che voglia per forza riferirsi al rettile in questione. Infatti a Limite "serpente" è sia sostantivo che aggettivo ed indica qualcosa o qualcuno che ti impressiona per il semplice fatto che ti appaia in quel modo, così buffo, così unico, così fuori dagli schemi, così....serpente!!. Quando noi limitesi ci riferiamo ad un oggetto con questo termine, "serpente" può essere sinonimo di "ganzo" (non sempre..); quando invece lo usiamo per indicare persone, il termine assume un significato assoluto ed universale, praticamente inspiegabile a parole. Se necessitate di qualche chiarimento, chiedete pure!!!Alla prossima!!!

venerdì 13 marzo 2009

Riflessioni sulla conferenza del Prof. Diczfalusy


Martedì 10 Marzo si è tenuto al CEP la conferenza del Prof. Ebon Diczfalusy riguardo al problema della previsioni demografiche future. Se devo essere sincero ero molto sfiduciato in partenza, credevo che quel pomeriggio sarebbe salito in cattedra un autoritario "professorone" che mi/ci avrebbe rovesciato addosso una caterva di numeri, grafici, dati del tutto insignificanti ed estremamente noiosi per poi magari concludere con una nostagica laudatio temporibus illis, ed ovviamente una denuncia sulla depravazione sulla gioventù odierna. Per farla breve, temevo un pomeriggio buttato via, un pomeriggio che avrei potuto dedicare allo sfenoide (o magari a qualcosa di più coinvolgente). Ecco che, nell'Aula Grande del CEP, dalla prima fila, si alza un giovane svedese di 89 anni, che lesto lesto si va a piazzare in cattedra, pronto con la sua presentazione su PC (la tastiera è usata da un'assistente!!). Dopo 5 minuti è subito magia... un percorso di citazioni letterarie e non di tutte le più grandi personalità della storia culturale orientale, occidentale, umana di tutti i tempi (Ippocrate, Russel, Eliot, Einstein, Mann solo per citarne alcuni). Una fonte di esperienza inconoscibile per noi scansonati ventenni, una chiarezza di esposizione pari soltanto alla chiarezza con la quale un candido bambino di 5 anni ti spiega come va il mondo (lo sanno molto meglio di noi!!). I punti fondamentali sono stati tutti toccati (eutanasia, dovere del medico, umiltà, atteggiamento verso il mondo e verso l'altro, etica professionale e non...). Abbiamo visto pochi numeri, ma sentito tante belle parole . E' stata un'esperienza che ognuno di noi (se sano di mente) porterà con sè dritto fino alla tomba, un tesoro di inestimabile valore da trasmettere con profonda generosità a tutti coloro che vogliono cercare di sapere. Cari amici: "Fate il bene e fatelo bene".

sabato 7 marzo 2009

Benvenuto


Salve a tutti , belli, brutti e farabutti, studenti di medicina e non!!! In questo esule pagina assisterete ad una nuova frontiera della scienza moderna, un'esperienza mai provata finora. La sola descrizione di ciò che sta per accadere, può sconvolgere intere generazioni ed ecosistemi, ma sono certo che costituirà una pietra miliare per l'umanità intera che claudicante vuole tuffarsi nelle profondità abissali del futuro. Ebbene sì, cari amici...un totale IMBRANATO di computer ha cercato di dare vita ad un entità biologica-informatica di recente comparsa sulla Terra: un blog. L'argomento?? non c'è un argomento portante (una visione monorotaia-monotematica annoia da morire!) , possiamo discutere di qualsiasi cosa vogliate (tranne che di gatti...) purchè sia fatto in modo civile, allegro e spensierato. Leggetevi pure il mio profilo e fatemi sapere un pò come la pensate (non voglio sapere la vostra vita sentimentale...), in modo tale da crescere un pò tutti insieme e trarre tutti un grande giovamento da questa "inaudita" esperienza informatica. Cordilissimi Saluti.